Viaggi di Natale in Italia per connazionali all’estero: cosa fare?

da Giuseppe
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Le regole sui viaggi di Natale in Italia per connazionali all’estero: cosa fare per celebrare le festività nel nostro Paese nonostante il Covid

Come saranno organizzati i viaggi di Natale in Italia per i connazionali all’estero? Ci hanno già spiegato in mille modi che a causa del Covid le festività natalizie di quest’anno saranno diverse dal solito e ormai l’abbiamo capito. Tuttavia ci sono migliaia di italiani residenti o domiciliati all’estero, per studio o per lavoro, che vorrebbero tornare nel nostro Paese in prossimità del Natale per trascorrere qualche giorno con i propri familiari. Familiari che magari non vedono da un anno o più! Vediamo pertanto, in attesa di novità dal nuovo DPCM di dicembre, cosa fare per viaggiare in Italia a Natale.


VIAGGIARE IN ITALIA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

Fin dall’inizio della pandemia il Governo italiano ha suddiviso i Paesi esteri in diversi elenchi (A, B, C, ecc.) a seconda della situazione epidemiologica in ciascuno di essi. Nell’elenco A ci sono San Marino e Città del Vaticano, i cui cittadini possono entrare in Italia senza restrizioni attenendosi poi alle regole in vigore sul nostro territorio (anche in base alla zona). Nelle prossime righe trovate invece le norme valide per gli altri elenchi.

IMPORTANTE: a meno che non sia indicato diversamente, tutte le norme indicate nell’articolo valgono solo per i cittadini italiani, UE, Schengen e loro familiari. E per coloro che hanno la residenza anagrafica in Italia, per i soggiornanti di lungo periodo e per i familiari di questi ultimi con residenza in Italia.

VIAGGI DI NATALE IN ITALIA PER CONNAZIONALI ALL’ESTERO PROVENIENTI DAI PAESI DELL’ELENCO B

Paesi dell’elenco B: Andorra, Austria, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse Far Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Monaco, Norvegia (incluse Svalbard e Jan Mayen), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Slovacchia, Slovenia, Svezia, Svizzera, Ungheria.

Regole per entrare in Italia a Natale: chi proviene dai Paesi dell’elenco B può entrare in Italia senza restrizioni, compilando un’autodichiarazione (scarica qui il PDF) da consegnare al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque sia deputato a effettuare i controlli alla frontiera.

Una volta giunti in Italia si è tenuti a osservare le norme nazionali in contrasto al Coronavirus. Incluse le limitazioni agli spostamenti tra, da e per le zone rosse e arancioni e il divieto di circolazione durante le ore del coprifuoco (22:00-5:00). È comunque sempre possibile raggiungere la propria residenza, domicilio o abitazione, nonché spostarsi esibendo comprovate motivazioni.

Attenzione: l’ingresso senza restrizioni è garantito solo alle persone che nei 14 giorni precedenti l’arrivo in Italia non abbiano soggiornato né transitato in Paesi non compresi negli elenchi A e B.

VIAGGI DI NATALE IN ITALIA PER CONNAZIONALI ALL’ESTERO PROVENIENTI DAI PAESI DELL’ELENCO C

Paesi dell’elenco C: Belgio; Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Reunion, Mayotte ed esclusi gli altri territori francesi situati al di fuori del continente europeo); Paesi Bassi (esclusi i territori olandesi situati al di fuori del continente europeo); Repubblica Ceca; Regno Unito (incluse isole del Canale, Gibilterra, isola di Man e le basi britanniche nell’isola di Cipro, esclusi invece i territori britannici al di fuori del continente europeo), Spagna (inclusi i territori spagnoli nel continente africano).

Regole per entrare in Italia a Natale: chi proviene dai Paesi dell’elenco C può entrare in Italia compilando un’autodichiarazione (scarica qui il PDF) da consegnare al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque sia deputato a effettuare i controlli alla frontiera, con cui dimostra di essersi sottoposto a test molecolare o antigenico, effettuato con tampone e con risultato negativo, nelle 72 ore precedenti il viaggio. In alternativa il tampone si può effettuare nel luogo di ingresso o entro 48 ore dall’ingresso, rivolgendosi all’azienda sanitaria competente per territorio. Nelle 48 ore di attesa per il test occorre sottoporsi a isolamento fiduciario.

L’obbligo di tampone prima o dopo l’ingresso in Italia non sussiste in presenza di almeno una delle seguenti condizioni:

– chi fa ingresso in Italia per un periodo non superiore alle 120 ore (5 giorni) per comprovate esigenze di lavoro, salute o assoluta urgenza, con l’obbligo, allo scadere di detto termine, di lasciare immediatamente il territorio nazionale o, in mancanza, di iniziare il periodo di sorveglianza e di isolamento fiduciario;

– chi transita, con mezzo privato, nel territorio italiano per un periodo non superiore a 36 ore, con l’obbligo, allo scadere di detto termine, di lasciare immediatamente il territorio nazionale o, in mancanza, di iniziare il periodo di sorveglianza e di isolamento fiduciario;

personale sanitario in ingresso in Italia per l’esercizio di qualifiche professionali sanitarie;

lavoratori transfrontalieri in ingresso e in uscita dal territorio nazionale per comprovati motivi di lavoro e per il conseguente rientro nella propria residenza, abitazione o dimora;

– personale di imprese ed enti aventi sede legale o secondaria in Italia per spostamenti all’estero per comprovate esigenze lavorative di durata non superiore a 120 ore;

funzionari e agenti dell’Unione Europea o di organizzazioni internazionali; agenti diplomatici; personale amministrativo e tecnico delle missioni diplomatiche; funzionari e impiegati consolari; personale militare e delle forze di polizia; personale del sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e dei vigili del fuoco, nell’esercizio delle loro funzioni;

alunni e studenti per la frequenza di un corso di studi in uno Stato diverso da quello di residenza, abitazione o dimora, nel quale ritornano ogni giorno o almeno una volta la settimana.

Eccezioni sono previste inoltre per equipaggi e personale viaggiante dei mezzi di trasporto.

Importante: nessuna eccezione è prevista per coloro che nei 14 giorni precedenti l’ingresso in Italia abbiano soggiornato in uno dei Paesi dell’elenco F.

Resta inteso che una volta giunti in Italia si è tenuti a osservare le norme nazionali in contrasto al Coronavirus. Incluse le limitazioni agli spostamenti tra, da e per le zone rosse e arancioni e il divieto di circolazione durante le ore del coprifuoco (22:00-5:00). È comunque sempre possibile raggiungere la propria residenza, domicilio o abitazione, nonché spostarsi esibendo comprovate motivazioni.

VIAGGI DI NATALE IN ITALIA PER CONNAZIONALI ALL’ESTERO PROVENIENTI DAI PAESI DELL’ELENCO D

Paesi dell’elenco D: Australia; Canada; Corea del Sud; Georgia; Giappone; Nuova Zelanda; Romania; Ruanda; Thailandia; Tunisia; Uruguay.

Regole per entrare in Italia a Natale: chi proviene dai Paesi dell’elenco D può entrare in Italia compilando un’autodichiarazione (scarica qui il PDF) da consegnare al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque sia deputato a effettuare i controlli alla frontiera, e sottoponendosi a un periodo di isolamento fiduciario di 14 giorni presso un’abitazione da raggiungere esclusivamente con mezzo privato, attivando nel contempo la sorveglianza sanitaria contattando il Dipartimento di Prevenzione della ASL competente per territorio.

Solo nel caso in cui non vi siano stati soggiorni o transiti dai Paesi dell’Elenco F nei 14 giorni precedenti l’ingresso in Italia, sono previste alcune eccezioni all’obbligo di isolamento fiduciario, di sorveglianza sanitaria e di utilizzo del solo mezzo privato per raggiungere la propria destinazione:

– chi, indipendentemente dalla nazionalità, fa ingresso in Italia per un periodo non superiore alle 120 ore (5 giorni) per comprovate esigenze di lavoro, salute o assoluta urgenza, con l’obbligo, allo scadere di detto termine, di lasciare immediatamente il territorio nazionale o, in mancanza, di iniziare il periodo di sorveglianza e di isolamento fiduciario;

– chi, indipendentemente dalla nazionalità, transita, con mezzo privato, nel territorio italiano per un periodo non superiore a 36 ore, con l’obbligo, allo scadere di detto termine, di lasciare immediatamente il territorio nazionale o, in mancanza, di iniziare il periodo di sorveglianza e di isolamento fiduciario;

– cittadini e i residenti degli Stati e territori degli elenchi A, B, C e D che fanno ingresso in Italia per comprovati motivi di lavoro (chi proviene dai Paesi dell’elenco C è comunque obbligatorio sottoporsi a test molecolare o antigenico);

personale sanitario in ingresso in Italia per l’esercizio di qualifiche professionali sanitarie;

lavoratori transfrontalieri in ingresso e in uscita dal territorio nazionale per comprovati motivi di lavoro e per il conseguente rientro nella propria residenza, abitazione o dimora;

personale di imprese ed enti aventi sede legale o secondaria in Italia per spostamenti all’estero per comprovate esigenze lavorative di durata non superiore a 120 ore;

funzionari e agenti dell’Unione Europea o di organizzazioni internazionali; agenti diplomatici; personale amministrativo e tecnico delle missioni diplomatiche; funzionari e impiegati consolari; personale militare e delle forze di polizia; personale del sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e dei vigili del fuoco, nell’esercizio delle loro funzioni;

alunni e studenti per la frequenza di un corso di studi in uno Stato diverso da quello di residenza, abitazione o dimora, nel quale ritornano ogni giorno o almeno una volta la settimana.

Eccezioni sono previste anche per gli equipaggi dei mezzi di trasporto e per il personale viaggiante.

Una volta giunti in Italia si è tenuti a osservare le norme nazionali in contrasto al Coronavirus. Incluse le limitazioni agli spostamenti tra, da e per le zone rosse e arancioni e il divieto di circolazione durante le ore del coprifuoco (22:00-5:00). È comunque sempre possibile raggiungere la propria residenza, domicilio o abitazione, nonché spostarsi esibendo comprovate motivazioni.

VIAGGI DI NATALE IN ITALIA PER CONNAZIONALI ALL’ESTERO PROVENIENTI DAI PAESI DELL’ELENCO E

Paesi dell’elenco E: tutti i Paesi e i territori non espressamente indicati in altri elenchi (ci sono, ad esempio, Stati Uniti, Russia e Cina).

Regole per entrare in Italia a Natale: chi proviene dai Paesi dell’elenco E può entrare in Italia solo per una delle ragioni indicate di seguito, con obbligo di sottoporsi a isolamento fiduciario di 14 giorni e sorveglianza sanitaria. E di compilare un’autodichiarazione (scarica qui il PDF) al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque sia deputato a effettuare controlli:

– esigenze lavorative;

– assoluta urgenza;

– esigenze di salute;

– esigenze di studio;

– rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;

– ingresso nel territorio nazionale da parte di cittadini UE/Schengen (inclusi gli italiani) e di Regno Unito, Andorra, Monaco, San Marino e Vaticano, nonché dei loro familiari;

– ingresso nel territorio nazionale da parte di cittadini di altri Paesi soggiornanti di lungo periodo e dei loro familiari; nonché di quelli che derivano il diritto di residenza da altre disposizioni europee o dalla normativa nazionale;

– e ingresso nel territorio nazionale per raggiungere il domicilio, abitazione o residenza di un cittadino UE (anche italiano), Schengen e affini o soggiornante di lungo periodo, anche non convivente, con la quale vi sia una comprovata e stabile relazione affettiva.

Solo nel caso in cui non vi siano stati soggiorni o transiti dai Paesi dell’Elenco F nei 14 giorni precedenti l’ingresso in Italia, sono previste le medesime eccezioni dei Paesi dell’elenco D all’obbligo di isolamento fiduciario, di sorveglianza sanitaria e di utilizzo del solo mezzo privato per raggiungere la propria destinazione.

Una volta giunti in Italia si è tenuti a osservare le norme nazionali in contrasto al Coronavirus. Incluse le limitazioni agli spostamenti tra, da e per le zone rosse e arancioni e il divieto di circolazione durante le ore del coprifuoco (22:00-5:00). È comunque sempre possibile raggiungere la propria residenza, domicilio o abitazione, nonché spostarsi esibendo comprovate motivazioni.

VIAGGI DI NATALE IN ITALIA PER CONNAZIONALI ALL’ESTERO PROVENIENTI DAI PAESI DELL’ELENCO F

Paesi dell’elenco F: Armenia; Bahrein; Bangladesh; Bosnia Erzegovina; Brasile; Cile; Colombia; Kosovo; Kuwait; Macedonia del Nord; Moldavia; Montenegro; Oman; Panama; Perù; Repubblica Dominicana.

Regole per entrare in Italia a Natale: chi proviene dai Paesi dell’elenco F può entrare in Italia solo sottoponendosi a test molecolare o antigenico effettuato con tampone nelle 72 ore precedenti l’ingresso in Italia (con risultato negativo), compilando poi un’autodichiarazione (scarica qui il PDF) da consegnare al vettore all’atto dell’imbardo e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli alla frontiera. E infine rispettando un periodo di isolamento fiduciario di 14 giorni attivando nel contempo la sorveglianza sanitaria.

Salvo l’obbligo di tampone, gli ingressi, anche di cittadini italiani, dai Paesi dell’elenco F sono permessi soltanto alle seguenti categorie:

– cittadini UE/Schengen (inclusi gli italiani), e di Regno Unito, Andorra, Monaco, San Marino, Vaticano + loro familiari che abbiano la residenza anagrafica in Italia da prima del 9 luglio 2020 (16 luglio per Kosovo e Montenegro, 13 agosto per Colombia);

– cittadini di Paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo in Italia e loro familiari, o che abbiano la residenza angrafica in Italia da prima delle date di cui sopra;

equipaggi e personale viaggiante dei mezzi di trasporto;

funzionari e agenti dell’Unione Europea o di organizzazioni internazionali; agenti diplomatici; personale amministrativo e tecnico delle missioni diplomatiche; funzionari e impiegati consolari e personale militare e delle forze di polizia, italiano e straniero; personale del sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e dei vigili del fuoco, nell’esercizio delle loro funzioni.

Una volta giunti in Italia si è tenuti a osservare le norme nazionali in contrasto al Coronavirus. Incluse le limitazioni agli spostamenti tra, da e per le zone rosse e arancioni e il divieto di circolazione durante le ore del coprifuoco (22:00-5:00). È comunque sempre possibile raggiungere la propria residenza, domicilio o abitazione, nonché spostarsi esibendo comprovate motivazioni.


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