Quando si arriva verso fine trimestre e soprattutto a fine anno, è frequente che i gestori avvertano il bisogno di abbellire i loro portafogli, da mostrare ai responsabili e anche alla clientela.
Il concetto di window dressing prende il nome dall’attività di abbellire le finestre che, specie nel nord Europa, sono considerate vere e proprie “vetrine” della casa. Per questo non si trascura nulla, pur di migliorarne l’aspetto, proprio allo scopo di offrire una bella immagine a chi le osserva dall’esterno. Con questo stesso scopo vengono ripuliti e migliorati i portafogli delle gestioni.
Questa attività si effettua generalmente liquidando, in tutto o in parte, eventuali posizioni in essere su titoli o settori meno soddisfacenti, per porre invece enfasi sulle posizioni più performanti, che possono essere all’occorrenza addirittura incrementate, per metterle in maggiore risalto e mostrare efficienza.
Poiché si tratta di una pratica assai diffusa, sovente capita che i titoli che hanno fatto bene durante l’anno o il trimestre, abbiano addirittura un colpo di reni finale, proprio perché enfatizzate da questa attività dei gestori, mentre quelli rimasti al palo, possono risultare ulteriormente venduti nel rush finale dell’anno.
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