I rimborsi Pneumaticone e le consegne mancate costano all’azienda una multa da 500 mila euro dell’Antitrust
Le recensioni Pneumaticone sono finite al vaglio dell’Autorità Antitrust che ha aperto un’istruttoria in seguito alle segnalazioni di utenti che chiedevano come ottenere il rimborso Pneumaticone. Le indagini dell’Autorità di vigilanza sulla Concorrenza si sono concluse con una multa complessiva di 500 mila euro. Le motivazioni sono tutte riportate nel provvedimento 28478 nel bollettino Antitrust 50-20/2020.
PNEUMATICONE: DA STRISCIA ALLA MULTA ANTITRUST
Le opinioni Pneumaticone degli acquirenti che avevano acquistato le gomme online ma senza riceverle sono venute a galla in un servizio di Striscia la Notizia. In questo nostro articolo trovate anche la replica dell’azienda sulla mancata consegna delle gomme Pneumaticone, pagate dai clienti e i motivi dei ritardi. A poco o niente sono però valse le giustificazioni di Pneumaticone, la chiusura del sito e la disponibilità dell’azienda a rimborsare tutti i clienti. Ma facciamo un passo indietro per capire i passaggi dell’indagine Antitrust che ha portato alla multa da 500 mila euro a Pneumaticone. L’Antitrust afferma che “per lo svolgimento della propria attività Pneumaticone ha fatto ricorso al c.d. dropshipping. Un processo di vendita in base al quale il venditore si attiva per procurarsi il bene soltanto dopo aver ricevuto l’ordine di acquisto da parte dei consumatori”.
RIMBORSI PNEUMATICONE AI CLIENTI
Secondo quanto riporta l’Autorità Garante, il sito di acquisto online di pneumatici “ha portato a buon fine tra 50 mila e 100 mila ordini”, cioè pagati dagli utenti. Rispetto agli ordini ricevuti però “ha effettuato un numero di spedizioni assai inferiore, corrispondente ad un totale di [30.000 – 50.000] consegne”. Consegne, come sostiene l’Antitrust, avvenute “con tempistiche in media quasi sempre non rispettose del termine reclamizzato di 15 giorni lavorativi”. Dal comunicato ufficiale dell’AGCM si legge che le mancate consegne sono state del 50% (novembre 2019), 74% (dicembre 2019) e al 63% (gennaio 2020). Inoltre l’Antitrust mette sotto i riflettori i rimborsi Pneumaticone ai clienti: “nei casi di avvenuto rimborso non era riuscita a rispettare le tempistiche prospettate sul proprio sito e previste dal Codice del Consumo”.
CONTATTI PNEUMATICONE PER CHIEDERE IL RIMBORSO
Cosa è successo a Pneumaticone, è stato spiegato direttamente dai rappresentanti legali dell’azienda tramite i più svariati canali media. L’Antitrust però fa riferimento al sito ufficiale Pneumaticone, prima della chiusura, riportante una comunicazione a tutti i clienti. “PNEUMATICONE 2016 SL è costretta a chiudere il sito per le vicende che negli ultimi 10 mesi hanno visto venire meno la liquidità necessaria per sostenere il mercato”, mostrava la homepage. Le mancate consegne sarebbero state causate da “Banche da un lato e Agenzia delle Entrate Spagnola dall’altro”. Ma non solo, il sito forniva anche i contatti Pneumaticone Italia per chiedere il rimborso: “la mail del legale rappresentante per l’Italia (avv.monaco53@gmail.com) alla quale i consumatori avrebbero potuto rivolgersi”, spiega l’Antitrust. Le buone intenzioni però non hanno evitato la multa dell’Antitrust da:
– 100 mila euro (violazione artt. 49, 52, 54 e 57 Codice del Consumo);
– 400 mila euro (violazione artt. 21, 22, 24 e 25 Codice del Consumo).
Fonte