Il biglietto verde, a quanto pare, resta una valuta in sofferenza nel primo giorno di negoziazione del 2021. I bassi tassi di interesse e il miglioramento delle prospettive economiche a seguito del lancio dei vaccini hanno portato a ulteriori vendite allo scoperto sul dollaro USA, in particolare contro l’euro e lo yuan cinese.
La valuta asiatica si è rafforzata dell’1% all’inizio di seduta, con il cambio al di sotto di 6,50 per la prima volta da giugno 2018. Un movimento ha cancellato tutte le perdite valutarie cinesi dall’inizio della guerra commerciale USA-Cina, quindi dal luglio 2018. Un rafforzamento che è arrivato nonostante il rallentamento dell’attività manifatturiera. Il PMI manifatturiero Caixin/Markit è scivolato di 1,9 punti a dicembre, attestandosi a 53,0. Tuttavia, l’attività della seconda economia mondiale rimane in area espansiva, mentre le altre economie continuano a imporre blocchi per controllare la diffusione del virus.
Un’altra fonte di supporto per la valuta proviene dal sistema di scambio in valuta estera cinese che ha annunciato una riduzione della ponderazione del dollaro USA nel paniere di valute al 18,79% dal 21,59%, aumentando la ponderazione dell’euro al 18,15% dal 17,40%. L’assenza di qualsiasi intervento da parte della PBOC o delle banche statali suggerirebbe ulteriori guadagni nelle prossime settimane con un possibile nuovo test dei minimi del 2018 a 6,24.
Il ballottaggio elettorale del Senato della Georgia di domani sarà fondamentale per il dollaro USA, teniamo conto che una vittoria democratica dei due seggi del Senato potrebbe potenzialmente spalancare la porta a molti più stimoli e a quel punto il dollaro USA potrebbe perdere ulteriore terreno.
Anche l’oro sta iniziando il nuovo anno con il botto, il metallo prezioso è cresciuto di oltre l’1,2% e ha raggiunto un massimo di $ 1925. I fattori che continueranno a fornire supporto per l’oro nei prossimi mesi saranno tanti. La pandemia non scomparirà nel giro di poche settimane e si prevedono anche blocchi più severi qualora i casi di Covid dovessero continuare ad aumentare.
Quindi le banche centrali dovranno mantenere la politica espansiva ampliando i propri bilanci e dato che stiamo iniziando il 2021 con valutazioni straordinariamente alte nei mercati azionari, l’oro è un asset indispensabile nei portafogli. Potrebbe essere solamente una questione di tempo prima di tornare sopra i $ 2.000 e non ci si dovrà sorprendere se si registreranno nuovi massimi nel primo trimestre del 2021.