Perché si parla spesso di Vision Zero ma l’obiettivo è sempre lontano? Ecco cos’è e cosa puoi fare quando sei in auto
Avrete sicuramente sentito parlare della Vision Zero o sicuramente l’avrete letto in molti articoli di SicurAUTO.it sulla sicurezza stradale. L’obiettivo di riduzione di morti e feriti da incidenti stradali però non è ben chiaro agli automobilisti, secondo un’indagine USA. Ecco cos’è la Vision Zero e come metterla in pratica.
VISION ZERO: SE NE PARLA MOLTO MA POCHI LA CONOSCONO
Secondo un’indagine del Siena College Research Institute a fine 2020, oltre il 50% dei newyorkesi non sa cos’è la Vision Zero. Alla domanda se è stato mai coinvolto in un incidente con feriti, il 70% conosce qualcuno che è rimasto ferito o ne è stata vittima. Mentre il 79% degli intervistati considera gli incidenti stradali un problema serio da affrontare. Perché proprio New York? Come riporta StreetsBlog, a New York avvengono in media 95 incidenti stradali al giorno che provocano feriti. Infatti il 30% dei newyorkesi intervistati ha dichiarato di essere stato ferito personalmente in un incidente. Proprio a New York il sindaco ha posto l’obiettivo di Vision Zero al 2024. Ma come funziona esattamente la Vision Zero?

COS’E’ LA VISION ZERO
La Vision Zero è una strategia che ha avuto origine per la prima volta nel 1997 in Svezia e nel tempo ha trovato sempre più diffusione. Ad oggi sono circa 20 le città nel mondo che hanno adottato l’approccio Vision Zero per ridurre i feriti e le vittime da incidenti stradali. Come? Sposta la responsabilità dalle persone che utilizzano le strade alle persone che le progettano in base ai principi, agli elementi e alle aree d’azione nell’immagine sotto. In questo modo le infrastrutture devono offrire un livello di sicurezza elevato. Ma oltre ai Paesi, la Vision Zero è diventata parte integrante dei piani industriali di molte aziende, soprattutto nel settore automotive. Non ultime sono le organizzazioni e gli enti internazionali, con a capo la Federazione internazionale dell’automobilismo. Euro NCAP ad esempio, ha annunciato la Road Map per la Vision Zero entro il 2025 con criteri sempre più severi di prova (dal 2024 anche su V2X). Clicca l’immagine per vederla a tutta larghezza.

VISION ZERO: COME OTTENERLA QUANDO SEI IN AUTO
Oltre alle infrastrutture è stato riconosciuto un ruolo importante anche nella sicurezza attiva e passiva delle automobili per il traguardo Vision Zero. Sono molti gli attori che hanno fatto della Vision Zero il cardine di ricerca e sviluppo. La Vision Zero di Continental, ad esempio, si basa sull’efficienza della frenata (come produttore di pneumatici e sistemi frenanti ABS-ESP). Volvo invece ha iniziato a introdurre la velocità autolimitata a 180 km/h dal 2020. E per quanto sia tra i Costruttori più impegnate nel migliorare la sicurezza delle auto, senza l’impegno consapevole di chi è al volante non può esserci una Vision Zero. Per Volvo gli ostacoli maggiori alla Vision Zero nelle mani degli automobilisti sono:
– L’eccesso di velocità è, uno dei motivi più comuni d’incidenti mortali nel traffico;
– L’influenza di alcol o droghe al volante;
– La distrazione. I conducenti distratti o comunque non completamente coinvolti nella guida sono per molti versi pericolosi come i conducenti ubriachi.
Non dimenticare che ogni volta, quando ti metti al volante puoi (devi) adottare tutto ciò che è nelle tue responsabilità, per contribuire alla Vision Zero. Allaccia sempre la cintura di sicurezza, assicura i bambini nel seggiolino auto adatto e sii prudente!
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