E’ uscito recentemente la ricerca sul risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2021, dal titolo “Europa, riforme, risparmio: le basi per il rilancio”, redatto da Intesa Sanpaolo (MI:) e Centro Einaudi. Quale fotografia possiamo vedere?
Ecco in sintesi i risultati principali della ricerca (2021 rispetto al 2020)
- la liquidità sui conti correnti è aumentata d 110 Miliardi di Euro
- la quota di risparmiatori è diminuita dal 55.1% al 48.6%
- come obiettivo di lungo termine, la SICUREZZA è al primo posto
- come obiettivo di breve termine, la LIQUIDITA’ è al primo posto
- il 16.8% di chi ha un mutuo in essere ha chiesto ed ottenuto la sospensione delle rate
- il 53% degli italiani NON aveva un fondo di riserva per affrontare la pandemia
- solo il 5% degli intervistati si è dichiarato interessato al come investimento alternativo
Nell’immagine vediamo le preferenze degli italiani emerse dallo studio.
Alcune considerazioni
Alla luce di quanto visto sopra, possiamo aggiungere che ad oggi il totale delle attività degli italiani è ancora eccessivamente sbilanciata sulla liquidità, che ricordo essere improduttiva soprattutto in periodi di inflazione elevata.
Infatti, i dati Bankitalia riportano che fatto 100 la ricchezza totale, la suddivisione è così composta:
- il 57% in immobili
- meno del 10% in azioni
- il 13% in liquidità, soldi su conti e depositi
- il restante 19% in altre attività finanziarie
Quindi facendo due conti veloci quasi 1300 Miliardi sono fermi sui conti correnti. Il rendimento oggi di questa liquidità è ZERO, se poi ragioniamo (come un investitore dovrebbe fare) considerando l’(oggi al 2% circa per il 2021 dati Istat), significa che in 10 anni quella liquidità perde il 20% del suo valore restando ferma.
Il fatto poi (come visto sopra) che più di metà degli italiani fossero sprovvisti di un fondo riserva, ci fa capire come molta di questa liquidità sia in realtà concentrata soprattutto su alcuni nuclei familiari o imprese, mentre resta scoperta la restante popolazione.
Investire per non morire
Investire (sia chiaro con intelligenza ed oculatezza) diventa quindi una necessità oggi. Certo, non è facile in periodi di rendimenti obbligazionari nulli, inflazione crescente e titoli azionari a valutazioni elevate, ma qualcosa va fatto!
Se prendiamo i rendimenti reali degli investimenti nel tempo, ci rendiamo infatti conto di come investire a distanza di anni sia la scelta migliore.
Vediamo nell’immagine sopra infatti come in termini reali (considerando quindi l’inflazione) in ogni parte del mondo investire risulti sempre una cosa positiva.
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“Quest’articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all’investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l’acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell’investitore”
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