Alle prese con la scadenza del bollo auto? Ecco quando pagare la tassa automobilistica a seconda della situazione del veicolo
Prima o poi arriva per tutti: parliamo della scadenza del bollo auto, la tassa sul possesso dei veicoli a motore che dev’essere pagata ogni anno, a meno che si usufruisca di qualche esenzione. Ma quando scade il bollo auto? Ovviamente il termine non è uguale per tutti e dipende in larga parte dalla data d’immatricolazione del veicolo, proviamo a fare maggiore chiarezza.
SCADENZA BOLLO AUTO NUOVA DI FABBRICA
Il primo bollo di un’auto acquistata nuova di fabbrica deve essere versato entro l’ultimo giorno del mese di immatricolazione. Se però quest’ultima è avvenuta negli ultimi dieci giorni del mese, si può pagare anche nel corso del mese successivo a quello di immatricolazione.
Esempio 1: data di immatricolazione 15 gennaio; scadenza bollo 31 gennaio.
Esempio 1: data di immatricolazione 25 gennaio; scadenza bollo 28 febbraio.
La data di immatricolazione si rileva sulla carta di circolazione, sul documento unico o, in mancanza, sul foglio di via, rilasciati dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri (Motorizzazione). Il pagamento è dovuto a decorrere dal mese in cui avviene l’immatricolazione conteggiando per intero la prima mensilità, anche se l’immatricolazione è avvenuta nell’ultimo giorno del mese.
Attenzione alle eccezioni:
in Lombardia il primo pagamento può sempre essere eseguito entro il mese successivo a quello dell’immatricolazione;
anche in Piemonte la scadenza per il primo bollo è fissata nell’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione.
SCADENZA BOLLO AUTO GIÀ CIRCOLANTE
Il pagamento per il rinnovo della tassa automobilistica di un veicolo già circolante da almeno un anno deve essere effettuato, di regola, nel corso del mese successivo alla scadenza dell’ultimo bollo dovuto.
Esempio: scadenza bollo 31 gennaio; pagamento entro il 28 febbraio.
Anche per questa casistica sono però previste delle eccezioni.
In Lombardia il pagamento del bollo per gli anni successivi al primo va fatto entro l’ultimo giorno del mese in cui il veicolo è stato immatricolato. Tuttavia per i veicoli immatricolati prima del 2004, la scadenza è quella stabilita in occasione dell’immatricolazione.
SCADENZA BOLLO AUTO USATA ACQUISTATA DA UN RIVENDITORE AUTORIZZATO
Quando l’auto viene acquistata usata presso un rivenditore autorizzato, possono verificarsi due ipotesi:
– se l’auto ha un bollo in corso di validità occorre rispettare la periodicità acquisita e pagare, secondo le normali regole, entro il mese successivo alla scadenza (salvo eventuali eccezioni disposte dalla propria regione, come in Lombardia e Piemonte);
– se invece il concessionario ha chiesto l’esenzione dell’auto consegnata per la rivendita, si applicano le regole previste per il primo pagamento dei veicoli nuovi. In questo caso bisogna eseguire il primo versamento entro il mese durante il quale il veicolo è stato acquistato, prendendo come riferimento la data di autentica notarile dell’atto di vendita. Se però l’atto notarile è stato redatto negli ultimi dieci giorni del mese, il pagamento si può effettuare anche entro il mese solare successivo.
SCADENZA BOLLO AUTO: ALTRE COSE DA SAPERE
Se l’ultimo giorno utile per effettuare il pagamento cade di sabato o di giorno festivo, il termine ultimo slitta al giorno feriale immediatamente successivo. Ad esempio nel 2022 visto che l’ultimo giorno del mese di aprile cade di sabato, il termine ultimo slitta al primo giorno feriale di maggio, ossia lunedì 2.
La data di scadenza del bollo auto può essere facilmente verificata sulla ricevuta di pagamento del bollo stesso. Se per un motivo qualsiasi non si possiede la ricevuta la verifica può essere fatta sul sito dell’ACI oppure tramite numerose app per dispositivi mobili.
Pagare in ritardo il bollo auto non è mai una buona idea perché espone il trasgressore a sanzioni e interessi, che possono anche essere molto pesanti a seconda del ritardo accumulato, quando tocca regolarizzare la posizione.
Infine il mancato pagamento del bollo auto per 3 anni consecutivi comporta, se non si provvede a sanare la situazione entro 30 giorni dalla notifica di avvio del procedimento, la radiazione del veicolo con cancellazione d’ufficio dall’Archivio nazionale dei veicoli e dal PRA.
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