Le azioni statunitensi sono scese ieri
Mercoledì, i mercati azionari statunitensi sono scesi dopo la decisione della Fed sul tasso di interesse.
L’S&P 500 ha perso lo 0,61%, il lo 0,76% e il ha chiuso a -0,42%.
Il movimento al ribasso è stato guidato dal discorso falco di Jerome Powell.
La decisione della Fed
L’ultima riunione della Federal Reserve dell’anno si è tenuta ieri, 14 dicembre 2022.
Il tasso ufficiale di riferimento è stato aumentato di mezzo punto, dopo una serie di rialzi dei tassi dello 0,75%.
In tal modo la Fed ha ufficialmente iniziato a rallentare il ritmo degli aumenti dei tassi di interesse.
Jerome Powell ha tenuto una conferenza stampa di 45 minuti dopo la decisione della Fed di iniziare a ridurre gli aumenti dei tassi e ha detto chiaramente che l’obiettivo di inflazione al 2% è ancora lontano da quello che siamo ora e la Fed ha ancora molto lavoro da fare per raggiungere quel livello.
Pertanto, i responsabili politici sono disposti ad aumentare di oltre il 5% in totale e gli investitori non sono stati contenti di questa decisione perché è superiore al tasso target preventivato.
È importante tenere d’occhio il mercato del lavoro, in particolare il tasso di disoccupazione che può salire più del previsto e in tal caso potremmo assistere a un momento difficile per il mercato azionario e per l’economia in generale.
Analisi tecnica S&P 500 – Grafico giornaliero
La FED ha confermato ieri l’aumento dei tassi di interesse dello 0,50%, come previsto dagli investitori.
Ciò avrebbe dovuto essere positivo per i mercati, tuttavia, il prezzo del’S&P 500 ha reagito negativamente al discorso da falco di Powell.
Il prezzo è sceso al di sotto della media mobile a 21 giorni (media mobile blu), ma ha chiuso la giornata al di sopra di essa.
La candela di ieri mostra una lotta di investitori tori e investitori orsi.
Se guardiamo all’azione dei prezzi degli ultimi giorni, possiamo affermare che gli investitori orsi hanno il controllo in questo momento , poiché il prezzo è sempre stato rifiutato a livelli di resistenza e non è in grado di rompersi e rimanere al di sopra di essi.
In effetti, il prezzo viene scambiato al di sotto della media mobile a 200 giorni (media mobile verde), che è un livello chiave per separare un mercato rialzista da un mercato ribassista.
Oggi il prezzo sta scendendo ed è probabile che testerà il supporto a 3900, che è anche un livello chiave da monitorare.
Se gli investitori orsi riusciranno a spingere il prezzo al di sotto di questo livello, assisteremo probabilmente a un ulteriore calo nei prossimi giorni.
D’altra parte, se i rialzisti riusciranno a difendere il livello di supporto a 3900, potremmo assistere a un nuovo test delle principali resistenze: la media mobile a 200 giorni intorno a 4020, la trend line del mercato ribassista e la linea orizzontale a 4100.
Come evidenziato nel grafico, il prezzo si è mosso lateralmente per più di 1 mese e solo una rottura al di fuori di questo intervallo (rettangolo giallo nel grafico), definirà la prossima direzione del mercato.
L’RSI è sceso a 49, indicando un trend neutrale/ribassista.
Indicatore di sentimento – Indice di paura e avidità
Il sentimento del mercato è a 58 nella modalità ” avidità “, che è superiore al livello registrato una settimana fa, ma inferiore a ieri.
Strumento FedWatch – Probabilità dei tassi FED
Il 71% degli investitori si aspetta che la FED aumenti i tassi di interesse dello 0,25% alla prossima riunione.
Il restante 29% prevede un aumento del tasso dello 0,50%.
Al momento non vengono prese in considerazione altre opzioni.
La prossima riunione della FED è il 1° febbraio 2023.
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