2022: come è andato per me e come mi sto muovendo adesso per il 2023

da Giuseppe
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Penso che l’Italia abbia un grande problema: tanti parlano, ma pochi si sporcano le mani.

Vale in tutti i settori, e negli investimenti ancora di più. Hanno tutti la verità in tasca, ma pochi davvero investono soldi di quelli che parlano, credetemi sulla parola.

Esporsi può portare a critiche, può essere vista come una debolezza, in quanto sei più soggetto a giudizi, ma ho sempre pensato che sia la cosa migliore.

I MERCATI 2022

Inutile negarlo, il 2022 è stato un anno molto complicato. Nell’immagine sotto, vedete il risultato delle principali asset class. Tranne Dollaro e Materie prime, non si è salvato nulla, con cali molto spesso in doppia cifra, in particolare:

  • Azionario Usa: -20% c.a.
  • Azionario Emergenti: -23% c.a.
  • High Yield: -11% c.a.
  • Bond Investment Grade: -15%
  • : -2%
  • Treasuries USA: -12%
  • REITs: -25%
Fonte: Newedge Wealth

In un anno come questo, a mio giudizio per un investitore, inteso come chi compra ed ha strategie di medio-lungo termine, è stato un anno molto complicato.

Lo è stato anche per le gestioni attive, di seguito un esempio di come è andata per i gestori professionali, ovvero per chi viene pagato (in teoria) per fare meglio del mercato, chi ha team di analisti che passano le giornate intere a scansionare dati e mercati, chi dispone di mezzi (tecnologici e finanziari) enormi, eppure…

Di seguito le principali categorie di risultati per le gestioni attive, come vedete anche per loro è stato un anno molto negativo (si sono salvati solo gli azionari Brasile, America Latina e qualcosa appunto su Dollaro e Materie prime ed energetici).

Fonte: Quantalys
Fonte: Quantalys
Fonte: Quantalys

Ma per sottolineare la difficoltà del 2022, andiamo a vedere anche i Lazy portfolio, solitamente più difensivi e diversificati, anche questi decisamente in sofferenza:

Per citare i principali:

  • Permanent Portfolio: -13.94%
  • Golden Butterfly: -13.33%
  • All Weather Ray Dalio: -18.79%
  • Portafoglio 60/40 (azioni/bond): -16.38%
fonte: PortfolioLab
fonte: PortfolioLab

IL MIO 2022

Il 2022 per quanto mi riguarda, è stato un anno che definirei di “resistenza”, nel senso che mi ha messo alla prova tecnicamente, lato gestione di portafoglio, ma anche e soprattutto emotivamente, come penso tutti voi.

Nonostante quindi un anno estremamente difficile, devo dire che mi sono difeso bene, contenendo i ribassi e soprattutto andando a definire bene la mia asset allocation strategica. Infatti, il mio portafoglio (quello “investitore”), con l’utilizzo della liquidità messa da parte lo scorso anno ed usata sui cali, è stato portato alla seguente composizione (punto più punto meno):

  • 65% azionario
  • 20% Obbligazionario
  • 7% liquidità
  • 8% materie prime
Fonte: FIDA

Alla luce di questa composizione, la performance complessiva YTD è di -5.23%, il che rispetto al mercato e quanto visto sopra, devo dire che è un buon risultato (a nessuno piace vedere il segno meno, ma dobbiamo come sempre confrontarci con il mercato).

Fonte: FIDA

In particolare, tra i fattori che mi hanno aiutato a contenere i danni, il fatto di aver puntato sul fattore Dollaro, e sulla parte obbligazionaria di aver messo sempre duration corta (sotto i 6 anni), oltre alla prima metà 2022 condita dal +75% su materie prime (che ricordo nel secondo semestre sono calate, trovate l’analisi qui su Investing.com).

Molto bene invece la parte trading, con 10 operazioni chiuse quest’anno e 11% di risultato netto (8/10, il classico “poco ma buono”).

Anche queste le trovate nello storico delle mie analisi, tra cui Netflix (NASDAQ:), Semler, Alibaba, Intesa (BIT:) per citarne alcune.

Ora, nel 2023, l’idea è continuare ad usare che 7-8% di liquidità residua sui cali (se dovessimo averne ancora) andando a portare la mia asset allocation con azionario al 70%. Inoltre, inizierò da febbraio ad allungare la duration sui bond (non tantissimo ma di 3-4 anni) e con alcuni bond in scadenza (una BEI in peso messicani a +25% che mi scade a gennaio) andrò a prendere una piccola posizione su BTP.

A livello di singoli titoli, son ancora esposto (comprati sui crolli) soprattutto a Meta e Paypal (NASDAQ:) (ingressi frazionati ricordate?) e su Santander (BME:) ed Anima (BIT:) per la parte Europea legata ai finanziari (queste due in particolare sono in positivo e se dovessero salire ulteriormente potrei chiudere a breve).

Vi ricordo che nel mio canale Telegram Colazione a WS trovate la registrazione della diretta completa (il giorno 27/12)

Il mio augurio per tutti voi investitori è che questo 2022 vi abbia portato in dote insegnamenti preziosi, e lezioni impagabili. Ricordatevi, in una strategia ed in un piano di lungo termine, anni come questo sono la normalità, senza di essi, i mercati non potrebbero darci i rendimenti a cui storicamente abbiamo assistito.

Godetevi gli ultimi giorni dell’anno con le vostre famiglie, e guardate al futuro, in generale, con rinnovata speranza!

Alla prossima!

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“Quest’articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all’investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l’acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico”


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