Silicon Valley Bank e il suo impatto sul mercato azionario USA

da Giuseppe
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Wall Street è crollata giovedì

Ieri è stata una giornata negativa per il mercato azionario statunitense e tutti e tre i principali indici hanno riportato perdite.

L’S&P 500 ha chiuso a -1,85%, il ha chiuso la sessione di negoziazione a -2,05% e il ha chiuso a -1,66%.

Le preoccupazioni per la salute del settore bancario hanno guidato la discesa.

Il sentimento degli investitori è sulla paura, come indicato nel grafico sottostante:

Indicatore di sentimento – Indice di paura e avidità

Il sentimento del mercato è 34, in modalità “Paura”.

Il caso: Silicon Valley Bank

La Silicon Valley Bank è un istituto di credito focalizzato sulla tecnologia con sede a Santa Clara, in California.

Durante la pandemia, nel 2021, i depositi e le attività della banca sono cresciuti in modo significativo e la maggior parte della liquidità è stata utilizzata per l’acquisto di buoni del Tesoro USA e altri titoli di debito sponsorizzati dal governo.

L’azione della Federal Reserve per ridurre l’inflazione aumentando i tassi di interesse ha avuto un forte impatto sulle partecipazioni obbligazionarie che hanno iniziato a perdere valore nel tempo. Per questo la Silicon Valley Bank ha avuto un drastico e veloce calo dei depositi.

Il selloff di ieri sul mercato azionario statunitense è stato trainato dalla perdita di circa 1,8 miliardi di dollari da parte della SBV perché costretta a vendere parte del proprio portafoglio titoli per coprire il calo dei depositi della clientela.

La preoccupazione degli investitori è che altre banche seguano la Silicon Valley Bank perché tutte le banche hanno partecipazioni in titoli a lunga scadenza, che ora non sono più redditizi.

Ecco perché le azioni delle quattro maggiori banche statunitensi, JPMorgan Chase, Bank of America (NYSE:), Citigroup (NYSE:) e Wells Fargo (NYSE:), sono state particolarmente colpite dalle difficoltà di SBV, registrando una perdita significativa di oltre il 4% in un giorno.

Cosa guardare oggi

Il Bureau of Labor Statistics pubblicherà oggi alle 14:30 le buste paga del settore non agricolo degli Stati Uniti per il mese di febbraio.

Contemporaneamente verrà annunciato il tasso di disoccupazione statunitense.

Entrambi i dati sono fondamentali per comprendere la forza del mercato del lavoro e avere un indizio sul prossimo aumento dei tassi di interesse della Federal Reserve per combattere l’inflazione.

Negli ultimi due giorni Jerome Powell, presidente della Fed, ha affermato che se l’economia e l’inflazione non calano, potrebbe esserci un’accelerazione negli aumenti dei tassi.

I mercati continueranno ad essere volatili oggi, a causa di questi eventi.

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